“Osservando la Notte Stellata di Van Gogh esprimiamo la “nostra” notte con le parole e con i colori”, questo i titolo di un lavoro dedicato all’espressione artistica organizzato per quattro allievi DVA.
Il nostro incontro di didattica virtuale oggi è rivolto ad un piccolo gruppo di allievi dva che frequentano le classi seconda e terza di un Istituto Commerciale.
Si tratta di allievi che lavorano con un PEI differenziato perché hanno delle importanti problematiche.
Il rischio maggiore che i ragazzi stanno vivendo in questo periodo è il ritiro sociale cioè che la tragica “avventura” che il coronavirus impone a tutti noi di vivere si traduca in una scelta di autoesclusione dal mondo, in una chiusura nei confronti di una realtà che non li appassionava nemmeno prima e che adesso sembra sempre più confusa e lontana.
Mai come in questi giorni il loro disagio è il nostro.
Per reagire alla situazione ho potuto utilizzare la piattaforma che la scuola – in modo efficientissimo – ha realizzato : tutti gli allievi sono collegati attraverso classroom e con meet possimo comunicare.
Il problema dei quattro ragazzi con i quali lavoro è convincerli ad avvicinarsi al pc, fare sentire anche a loro l’esigenza di mettersi in contatto con la scuola e fare in modo che collaborino.
Per ottenere questo risultato, ho realizzato una nuova “edizione” del Laboratorio creativo che avevo già iniziato a sviluppare in presenza – cioè prima del 24 febbraio, la data in cui tutte le scuole hanno abbandonato la didattica tradizionale e sono state chiuse.
Tempo complessivo per l’attività: 1 ora che si e’ svolta così.
Prima di tutto un po’ di storia.
Vi illustro in modo semplice chi è l’autore del quale guardiamo oggi un’opera.
Vincent Willem Van Gogh – pittore olandese (1853 / 1890).
Il pittore ha realizzato nel corso della sua vita quasi novecento dipinti e creato più di mille disegni.
La sua arte è sempre stata incompresa e lui ha vissuto una vita breve – è morto a 37 anni – soffrendo per anni di disturbi mentali.
Noi oggi osserviamo il suo dipinto “La notte stellata” che ci immerge in un vorticoso gorgo di luci che quasi ci inghiotte.
Osserviamo il quadro.
Possiamo ingrandire l’opera e osservarla dando attenzione ai dettagli e soprattutto guardando le pennellate circolari e potenti con le quali l’artista ha creato l’immagine.
E’ possibile anche fare una breve ricerca in Internet per scoprire altre riproduzioni del quadro e maggiori informazioni sull’autore.
Chi è curioso di sapere di più di Van Gogh? Della sua arte sfortunata? Della sua malattia?
Prima di tutto dedichiamo 10 minuti all’osservazione del quadro e sviluppiamo le riflessioni che l’opera suscita in noi.
Fermando la nostra attenzione sull’immagine creiamo il silenzio per sentire meglio il suono dei nostri pensieri e delle preoccupazioni che viviamo in questo drammatico periodo.
Nella TAVOLA 1 dobbiamo scrivere i nostri pensieri della notte.
- Se non li ricordiamo?
Piano piano – stando tranquilli – facciamo in modo di essere disponibili ad ascoltarli: ci torneranno in mente chiari e semplici – come se li pensassimo per la prima volta.
- Dobbiamo imparare a riconoscere i nostri sogni e le nostre emozioni.
- In silenzio cerchiamo di collegare i sogni e le emozioni a fatti o persone che riusciamo a ricordare.
- Distinguiamo i sogni e le emozioni piacevoli e spiacevoli.
- Adesso scriviamo tutto quello che abbiamo pensato.
- Se abbiamo pensato al coronavirus 19 scriviamolo pure: non bisogna avere paura di nominare un nemico.
- Rileggiamo quello che abbiamo scritto perché bisogna ricordare di rispettare la grammatica come se fossimo sempre a scuola.
Adesso passiamo al disegno.
Osserviamo la prima “interpretazione” realizzata con colori diversi da quelli utilizzati da Van Gogh e pensiamo a come vorremmo colorare il “nostro” disegno.
Siamo liberi di trasmettere le nostre emozioni a chi guarderà il nostro lavoro.
Utilizziamo il disegno realizzato con lo schema di Van Gogh ma senza colori: sarà facile e immediato scegliere i colori e creare il nostro mondo notturno.
Ovviamente siamo liberi di utilizzare il mezzo preferito: matite, pastelli a cera, pennarelli, tempera, colori a olio o acrilici.
Tutto quello che abbiamo perché in questi giorni sappiamo bene che non è possibile uscire e procurarsi quello che vorremmo.
Dobbiamo imparare a esprimere e a rappresentare i nostri pensieri anche in questi giorni, senza farci bloccare dalle difficoltà: è importante lavorare anche in mezzo a una situazione buia.
Noi sappiamo che il nostro lavoro sarà ancora più importante perché testimonia la nostra volontà di potere ritornare alla vita vera, la vita di prima del covid19.
Nel corso della nostra prossima lezione “pubblicherò” tutti i disegni che avete realizzato per condividerli vcompagni.
In questo modo realizzeremo un grande “Libro dei disegni – marzo 2020” che resteranno nella memoria della scuola e che con i vostri occhi ci aiuteranno a ricordare l’avventura che stiamo vivendo.
Ed infine vi propongo la seconda tavola affinchè chi di voi ha fatto una ricerca sul pittore e sulla sua vita possa riassumere quello che ha trovato per condividerlo con i compagni ed esprimere insieme le vostre osservazioni.
Gli spunti utili che sicuramente emergeranno dal vostro approfondimento li commenteremo insieme nel nostro prossimo “incontro” virtuale.